Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta su questo sito il 30/01/2023 (data della prima pubblicazione) ed è stato aggiornato con contenuti più recenti/completi il 2/02/2024.

Iniziamo il 2024 con una riflessione che, se potrebbe sembrare ovvia ad una prima lettura, tuttavia non lo è, anzi.
La metrologia legale è importante per una nazione? Oppure è un tema del tutto secondario?
È importante che uno Stato sia attivo nella metrologia legale sia nei tavoli internazionali, dove si discutono e decidono gli aspetti normativi/interpretativi, sia nel promuovere iniziative di innovazione in questo settore?
La maggiore o minore attenzione che una nazione dedica alla metrologia legale ha un impatto sul commercio, sugli affari, sul libero mercato?
In questo articolo proviamo ad offrire una panoramica sull’argomento, presentando alcuni dati oggettivi che ci aiuteranno a riflettere.

Innanzitutto, delineiamo bene l’area tematica.
La “metrologia legale” di cui trattiamo qui in modo specifico, è quella che si occupa di assicurare che strumenti e sistemi di misura arrivino nel mercato rispettando caratteristiche e requisiti stabiliti a livello internazionale, europeo e nazionale in modo da garantire correttezza e trasparenza nelle transazioni commerciali sia tra aziende sia nei confronti dei consumatori, oltre che nella materia fiscale (tasse, sanzioni amministrative).
Il focus è sulla fase precedente e contestuale all’immissione nel mercato degli strumenti di misura, e non su quella di sorveglianza e controllo del mercato (verifica periodica e taratura), che si svolge durante la vita “in campo” degli strumenti stessi.
Si tratta della fase che parte dal coinvolgimento nella creazione e nello sviluppo di standard/normative che stabiliscono i requisiti, le caratteristiche che devono possedere gli strumenti di misura ad uso fiscale e commerciale per essere immessi, quindi accolti, nei mercati dei vari Stati, ed arriva fino alla certificazione del possesso di tali requisiti da parte degli enti di certificazione preposti e accreditati da ciascuno Stato. È la fase in cui ogni Stato concilia le peculiarità del suo proprio sistema di misura, della sua cultura economica, con quelle degli altri Stati, e contemporaneamente attua la sua visione, i suoi obiettivi di politica economica.

Ecco che cominciano a delinearsi alcuni scopi e vantaggi dell’importanza di questa fase della metrologia legale per una nazione:

  • partecipare ad un sistema internazionale in cui le proprie imprese possano agevolmente vendere all’estero strumenti di misura ad uso fiscale e commerciale con certificati mutualmente riconosciuti;
  • contribuire attivamente all’implementazione di standard/normative che favoriscano gli obiettivi di politica economica nazionale prefissati;
  • essere promotori di innovazione nella metrologia legale, così da supportare la certificazione di nuove tecnologie di misura sviluppate dalle proprie aziende nazionali;
  • essere un punto di riferimento, e quindi avere voce autorevole, nei gruppi di lavoro internazionali;
  • agevolare il buon esito di ogni azione/misura di politica industriale idonea a favorire una maggiore efficienza/efficacia degli interventi di politica economica nazionali.

Se a questi scopi e vantaggi specifici, aggiungiamo anche quelli più generali di tutela, trasparenza, correttezza degli scambi commerciali interni ed esterni alla nazione, oltre alla tutela del consumatore, possiamo proprio affermare che addirittura “tutto ciò porta ad inserire la metrologia legale tra gli strumenti di politica macroindustriale” (Ministero delle Imprese e del Made in Italy).

Passiamo ai dati oggettivi.
Volendo osservare il grado di coinvolgimento delle nazioni in questa fase della metrologia legale, abbiamo incrociato i dati considerando in primis l’Organizzazione Internazionale di Metrologia Legale (OIML – fondamentale per lo sviluppo di standard internazionali, europei e nazionali, nonché per il mutuo riconoscimento), poi il WELMEC (ente che promuove la cooperazione europea nella metrologia legale), infine gli organismi notificati europei per le direttive MID 2014/32/EU e NAWID 2014/31/EU, e gli Stati europei che possiedono l’archivio digitale, strutturato ed accessibile dei certificati MID emessi dalla propria nazione.

Scrutando la tabella emergono tanti dati interessanti, che fanno pensare.
Ne riportiamo solamente alcuni considerando dapprima l’ottica internazionale, e successivamente quella europea.

A livello internazionale, gli Stati membri dell’OIML sono ad oggi 64 (il 33% di quelli di tutto il mondo, che sono 195). Solamente 14 di essi possono emettere Certificati di Conformità alle Raccomandazioni OIML, utili per l’ingresso nel mercato internazionale (8 su 14 sono Stati europei). Gli Stati che partecipano attivamente ad almeno una delle 18 Commissioni tecniche dell’OIML sono 46 (il 72%). Di questi ultimi, quelli che partecipano attivamente a tutte le diciotto Commissioni tecniche sono quattro (il 6%): India, Iran, Russia, Stati Uniti. A seguire, altri Stati molto attivi sono: Repubblica Ceca (in 17 commissioni), Germania e Giappone (in 16), Cina e Sudafrica (in 14).

A livello europeo, considerando i 27 Stati dell’Unione Europea:

  • 22 sono membri dell’OIML;
  • 8 possono emettere Certificati di Conformità alle Raccomandazioni OIML;
  • 20 sono membri di almeno una delle 18 commissioni tecniche dell’OIML. Tra questi, i più attivi sono: Repubblica Ceca (in 17 commissioni), Germania (in 16), Francia (in 13), Polonia (in 12), Austria e Slovacchia (in 11), Olanda (in 10);
  • 23 hanno organismi notificati per la Direttiva MID 2014/32/EU, e 22 ne hanno per la Direttiva NAWID 2014/31/EU;
  • 16 hanno l’archivio digitale, strutturato ed accessibile dei certificati MID emessi dal proprio Stato.

Tutti e 27 gli Stati europei sono membri attivi del WELMEC (ente che promuove la cooperazione europea nella metrologia legale), del quale però sono membri attivi anche alcune nazioni non europee, tra cui Albania, Islanda, Norvegia, Serbia, Svizzera e Turchia.

Sicuramente a questo punto, molte e varie saranno le riflessioni sorte spontanee tra voi, cari lettori, così come tante saranno anche le conclusioni soggettive che questo articolo ha stimolato.
Due aspetti appaiono certamente evidenti: l’importanza della metrologia legale per ogni nazione, e il fatto che ci siano ancora molti passi da compiere per un coinvolgimento più ampio di tanti Stati, al fine di migliorare gli interessi reciproci di tutti gli stakeholders coinvolti.

Le fonti

  • Organisation Internationale de Métrologie Légale (OIML).
  • WELMEC – European Cooperation in Legal Metrology.
  • Sito ufficiale dell’Unione Europea.
  • Banca dati NANDO (New Approach Notified and Designated Organizations).
  • Ministero delle Imprese e del Made in Italy.